E non mi riferisco alle normali ferie.
Quelle che spettano ai dipendenti, regolarmente (più o meno!) dispensate con magnanimità (ehm...) dal datore di lavoro, o chi per esso; quelle che ti permettono di non alzarti alle 5.40 del mattino, bensì alle 6.05 per svegliare marito e figlio, preparare una buona ed appetitosa colazione, rifare i letti, pulire il bagno, smaltire almeno in parte la montagna di panni sporchi o da stirare che sei riuscita a collezionare nei precedenti giorni lavorativi.
No, non quelle ferie.
Mi riferisco al mio VERO giorno di ferie che, una volta all'anno, mi regalo: il giorno di ferie dalla famiglia.
Nel mio caso, esso cade regolarmente il 1° di Novembre - giorno poco allegro, ma tant'è... va benissimo lo stesso! - da svariati anni, e devo dire che lo aspetto con gioiosa ansia: in tal fatidica giornata, infatti, Max e Tobia si recano a Lucca alla manifestazione del "Comics & Games", dove per varie ore (sempre poche, a mio parere!) si riempiono la testa di fumetti, maschere, giornalini e gadget vari, svuotandosi puntualmente le tasche di tutto quello che si sono portati dietro (ma... mai soldi furono spesi tanto bene!).
E anche questo anno ci siamo arrivati.
La partenza in treno dalla stazione di Pistoia è prevista per le 8.45.
Alle 6.30 la sveglia mi chiama e, pur se un poco innervosita dall'orario antelucano in un giorno festivo - e da 3 improvvise ed urgentissime corse nel bagno (sarà mica l'Ebola...?) -, il pensiero della giornata che aspetta loro e soprattutto me migliora decisamente il mio umore.
Sistemate le belve pelose (lettiere pulite, crocchini speciali per colazione, una carezza ed un bacino a chiunque ne abbia bisogno), mi voto al primo sacrificio del giorno, uscendo di casa alle 7.10 in cerca del pane fresco.
A Casalguidi ci sono circa 50000000000 panetterie, ma stamattina di pane fresco... neppure l'ombra!
Soltanto una aprirà alle 7.30, per cui il maritino tornerà a procurarsi la pagnotta.
Rientrata in casa, preparo velocemente la colazione (wurstel caldi in pasta da pizza, thè e caffè), taglio il pane finalmente arrivato, lo farcisco abbondantemente e consegno ai due gitanti un sacchetto pro capite con le vettovaglie; finalmente, li carico in macchina, li accompagno alla stazione di Pistoia e li lascio lì, felici ed emozionati, fuggendo alla velocità della luce, dopo aver loro ricordato che possono telefonarmi solo in caso di reale necessità (in soldoni, solo se sono al Pronto Soccorso di Lucca... e soltanto per cose serie!).
Mi rendo però conto di dover rimandare un poco il rientro a casa - e nel letto! -, dato che tra pochi giorni il pargolo compirà 17 anni ed il cellulare nuovo da lui tanto desiderato è oggi in offerta al supermercato di Panorama: e quindi...
Alle 8.40 sono già nel parcheggio del Centro commerciale, giusto in tempo per scoprire che l'orario di apertura, nei giorni festivi, è alle ore 9,00.
Grrrrrrrrrrrrrrr.........
Rientro in macchina ed aspetto pazientemente, per poi catapultarmi nel negozio ed acquistare l'oggetto del desiderio di Tobia; e a questo punto... come non approfittarne per fare la spesa settimanale????
Alle 11,00 sono finalmente di ritorno a casa, dove sistemo velocemente gli acquisti e, dopo una nuova sosta - la quarta! - nel bagno, monto ancora in macchina per recarmi al Garden ad acquistare i fiori per il Cimitero. Qui scopro che il 95% della popolazione casalina ha avuto la mia stessa idea e che almeno la metà di essa necessita di un tempo minimo di 35 minuti per la scelta di tre rose a 7 euro; fortuna che stamattina ho preso le pasticche per la pressione arteriosa....
Alla fine, dopo un passaggio rapidissimo al Cimitero per sistemare i fiori, rientro in casa: adesso inizia la mia giornata di ferie!
Ennesimo passaggio in bagno, quindi mi sfilo scarpe, calzini e pantaloni, scelgo un DVD, lo inserisco nel lettore, prendo la scatola per il ricamo e mi infilo nel letto.
Ecco. Il cellulare.
E' Max.
Chiudo gli occhi, sospiro e conto fino a 10, poi rispondo, pensando che va be', meglio prima che il film cominci....
"Ciao amore, tutto ok? Vi divertite?"
"Eh no... abbiamo fatto quasi due ore di fila alla biglietteria, poi ci siamo arresi e abbiamo preso il treno per tornare! Anzi... fra 10 minuti circa arriviamo a Pistoia, puoi venire a prenderci?"
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Nel silenzio più totale, interrompo la telefonata, mi rivesto, monto in macchina.
Ecco, la mia giornata annuale di ferie è giunta al termine.
Ma nooooo...poverina!! Certo un po jellata. Ma se tuo marito leggerà questo post, capirà quanto hai fatto per loro... E quanto meriti una giornata tutta per te!
RispondiEliminaTi capisco sai? Tornano sempre troppo presto! Hai tutta la mia comprensione!!!
RispondiEliminaConsolati Cristina...è' la storia della mia vita.....tre figli (mio marito è il quarto), due cani, un gatto, la suocera....anch'io lavoro in ospedale e alle volte proprio...'un ce la fò!! Ma prima o poi i pargoli prenderanno la loro strada e forse riusciremo a trovare un po di tempo per noi stesse....salvo non dover pure fare i conti con la sindome del "nido vuoto"....perchè poi, vuoi vedere che ci mancheranno quei "rompini"?....
RispondiEliminaFossi in te io chiederei un altro giorno di "ferie", visto che quello legittimo di ogni anno non l'hai goduto! E comunque per non farti rovinare l'eventuale altro giorno, io mi comprerei anche una scatolina di Imodium, hai visto mai che la maledizione di Montezuma ti colpisca ancora!!!
RispondiEliminasembrano le mie gg di ferie....ho imparato che godermi di una di quelle gg che anche tu sognavi....mi prendo le ferie dalla famiglia almeno per un gg e faccio solo ciò che piace a me e soprattutto lontano da casa..........glo
RispondiEliminaSempre tardi ho letto ora il post. Non ti offendere, conoscendomi ti dico in tutta franchezza che, mi sono fatta una sana risata, perché come una barzelletta che fino in fondo non capisci il finale, e così la tua storia l'ho vissuta parola x parola e alla fine mi ha fatto sorridere. Si corre tanto e le ore della giornata non bastano mai, nemmeno quelle delle meritate ferie!!!! Bacioni Daniela
RispondiEliminami sono fatta una bella risata!!!(te non credo)
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