lunedì 5 settembre 2016

20 Marzo 1990

Un giorno qualunque, per tante persone.
Forse per tutte.
Per me, no.
Pochi minuti, una cascata di eventi inaspettati ed impensabili, una giostra impazzita di colori e suoni.
E dolore.
Tanto, tantissimo dolore.
E poi l'ambulanza e la corsa verso l'ospedale, tanti camici bianchi e luci accecanti, le grida...
E il dolore, ancora.
E poi il velo pietoso dell'incoscienza, la memoria che azzera i ricordi, e resta solo la paura.
E il dolore, ancora.
Che ancora mi accompagna: silenzioso, subdolo, pronto a colpire.
Ed allora si tenta di esorcizzarlo: c'è tanta vita da godere, ancora, tanto da progettare, realizzare.
Tanto da vivere, ancora.
Un piccolo pensiero a colei che mi ha regalato un giorno nuovo.


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