Mio marito Massimo è veramente un buon compagno di vita.
Sempre presente, comprensivo nei confronti del mio caratterino e dei miei numerosi interessi, sicuramente devoto a me, a Tobia ed ai nostri micetti.
Ma...
Sempre di un uomo, si tratta!
Quantunque cerchi di fare del suo meglio, quella famosa Y che ha, nel genere maschile, sostituito la X propria del genere femminile, certo non può fare a meno di rivelarsi, spesso e volentieri, per quello di cui in realtà si tratta: una X venuta male, che ha perso una zampetta e tenta di nascondere questa gravissima carenza spacciandosi per una letterina diversa.
Ma la verità, alla fine, viene sempre a galla: ed è così che Massimo, persona di notevole cultura, simpatico e spiritoso, generoso e loquace, si rivela, ahimè, un completo disastro per la gestione quotidiana della casa: è tuttora convinto che i panni sporchi si lavino e stirino in completa autonomia, che la nostra casa sia magicamente allergica alla polvere ed ai peli, e che il giardino, le scale ed il grande terrazzo all'ingresso di casa vengano frequentemente visitati da invisibili folletti che provvedono al taglio dell'erba ed alla pulizia delle superfici suddette.
Anche la pulizia delle lettiere dei micetti rientra nei compiti che, a suo parere, non gli competono, mentre la serale sistemazione della cucina, se eseguita dal consorte, richiede sempre un secondo passaggio della mano magica della mogliettina.
Mogliettina che, a questo punto, crolla esausta sul letto, preda di una stanchezza così debilitante che anche il sonno tarda a venire...
Ed è proprio a questo punto che Massimo, certo non fiaccato dalle quotidiane faccende di casa, interviene con solerte disponibilità:
"Cristina, vuoi un massaggio?"
Accantonata rapidamente l'idea di un ennesimo divorzio - talvolta, in effetti, si tratta più che altro di un progetto omicida...-, sospiro beata un deciso "Sì", preparandomi subito a ricevere l'atteso tributo serale: armato di crema, Massimo mi massaggia delicatamente le spalle, la schiena, le gambe ed infine i piedi, continuando con un ritmo rilassante finchè la sottoscritta non cade tra le braccia di Morfeo.
Anche domenica scorsa la serata si è svolta così, soltanto che, terminato il massaggio alle spalle, in risposta al mio repentino allungamento del piede destro, pronto ad avere quanto gli spettava, Max ha posato il barattolo di crema sul comodino dicendo che era ormai vuoto.
Incapace di rinunciare al previsto piacere, ho prontamente risposto che nel bagno, nella cesta dei prodotti, c'era una confezione praticamente integra di crema Nivea, della quale peraltro adoro il profumo; ed il maritino, senza lamento profferire, si è subito alzato dal talamo nuziale, per farvi ritorno dopo pochi secondi con la crema.
Ero molto stanca, la luce soffusa era estremamente conciliante e... dopo pochi minuti di massaggio plantare, deciso ma delicato, mi sono finalmente addormentata.
Ma la sveglia, purtroppo, è tiranna: il lunedì mattina è giunto rapidissimamente, e la giornata non può iniziare bene se non con una doccia rivitalizzante.
Doccia che, come sempre, è seguita da un veloce massaggio di crema su braccia e gambe, da fare da sola, stavolta: tutto ok, Max ha evidentemente anche riposto la Nivea al suo posto!
Un colpo veloce di phon ai capelli umidi, pulizia delle lettiere, apertura di tutte le finestre, per godere di quei pochi minuti di aria fresca mattutina che questa lunga estate ci concede.
Poi, di corsa, di nuovo in bagno, per finire di prepararsi: i minuti passano veloci, il lavoro aspetta, e sento che Massimo, ormai sveglio, si sta alzando; un filo di trucco e.......
Un momento.
Devo truccarmi.
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Ma dov'è il fondotinta???
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Alzo gli occhi al cielo, mentre un lampo di comprensione mi investe:
"Amore..... che crema hai usato ieri sera per massaggiarmi i piedi????????"
Eccolo lì, sulla porta della camera da letto, ancora in mutande e calzini, con il tubetto in mano.
Oggi cambierò le lenzuola.....
ho letto tutto non sapendo dove finivi e poi mi sono fatta una gran risata che era quella che mi serviva dopo una serata con gli amici del mare e nonno Vittorio che soffiava .Almeno ho finito in allegria ,bravo Massimo.
RispondiEliminaTutta la mia - nostra! - comprensione al nonno Vittorio. ........ un bacio a tutti e due!
EliminaUna sana risata di primo mattino, ci voleva proprio!!! Quando racconti le felici vicissitudini famigliari, non si può fare a meno di leggere fino alla fine perché, è come una barzelletta, devi ascoltare fino in fondo per capire, ed infine farti una bella risata come in questo caso. Baci Daniela
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