martedì 30 giugno 2015
domenica 14 giugno 2015
E' arrivato anche quest'anno...
-"Tanti auguri a te, tanti auguri a te... tanti auguri cara mamma..... tanti auguri a te...."
Sono le 6,40 del mattino, 4 giugno 2015.
Sono in piedi già da un'oretta ed ho sbrigato i primi impegni quotidiani; pulizia delle lettiere, doccia veloce, sveglia del "bimbo bello della mamma" che deve andare a scuola, spazzata velocissima del terrazzo (belli i gerani e meraviglioso il gelsomino, ma....... ).
Adesso sono in cucina e sto preparando una appetitosa colazione per i due Balletti della casa, che al mattino si svegliano con un tale appetito da far impallidire anche un menù di nozze; ma il festoso ritornello appena udito dalla profonda voce di Tobia mi inonda il cuore di una dolcezza infinita.
Si è ricordato del mio compleanno.
Mi volto verso di lui sfoggiando un sorriso a 128 denti, pronta a stringerlo in un abbraccio di quelli "materni", che ti stritolano le ossa ma ti scaldano per un giorno intero (beh, a giugno.... anche per due!), e.......
E' in piedi davanti a me, con un sorriso ancora più grande del mio, ed in mano tiene un pacchetto del Centro Orafo, che mi tende con orgoglio.
Primo pensiero: ancora un gioielloooo???????? Possibile che Max non abbia ancora capito che preferisco un altro genere di regali??? e sì che ho provato a farglielo capire in tutti i modi.... ci ha provato, più o meno velatamente, anche la nonna Franca....
Secondo pensiero: certo che Tobia poteva anche aspettare che si svegliasse il suo babbo.... dopotutto che ha pensato al regalo e cerca di far fare bella figura anche a lui... e poi tra 5 minuti gli suonerà la sveglia... vabbè, ne discuteranno dopo, tra di loro...
Intanto abbraccio forte forte il mio Toby e, ridacchiando in modo discreto, gli sussurro una frecciatina alquanto velenosa diretta all'ancora ignaro consorte:
-"Certo che il tuo babbo.... ancora non ha capito, eh?... però per il regalo potevi aspettarlo..."
Tobia si libera dall'abbraccio e mi osserva un poco stupito.
-"Perchè, mamma? Cosa c'entra il babbo...?"
................
E' una doccia fredda, anzi, gelata.
Osservo il mio bambino, che ormai mi supera di un bel pezzo in altezza, si rade la barba - ogni 15 giorni, ma se la rade - e a Novembre prossimo sarà maggiorenne.
E' in piedi davanti a me, con il suo bel pacchetto in mano e gli occhi sgranati, che mi guarda incuriosito e perplesso, la domanda sospesa nell'aria, tra di noi.
Ed io finalmente ho capito.
-"Ma... il regalo... non lo ha comprato il babbo...?"
-"No, mamma. L'ho comprato io ieri pomeriggio, quando ti ho detto che andavo a mangiare un gelato con la Giada...era una bugia..."
Balbetto qualcosa, in preda ad un giramento di testa, con le farfalle nello stomaco, ed apro il pacchetto...
una chiave di sol, una deliziosa catenina...
E tanta voglia di piangere, di ridere, di ballare e di urlare...
Il mio bambino... è un uomo, ormai, ma non mi sta lasciando ai margini della sua vita: ed ancora una volta è la musica ad unirci.
Sono le 6,40 del mattino, 4 giugno 2015.
Sono in piedi già da un'oretta ed ho sbrigato i primi impegni quotidiani; pulizia delle lettiere, doccia veloce, sveglia del "bimbo bello della mamma" che deve andare a scuola, spazzata velocissima del terrazzo (belli i gerani e meraviglioso il gelsomino, ma....... ).
Adesso sono in cucina e sto preparando una appetitosa colazione per i due Balletti della casa, che al mattino si svegliano con un tale appetito da far impallidire anche un menù di nozze; ma il festoso ritornello appena udito dalla profonda voce di Tobia mi inonda il cuore di una dolcezza infinita.
Si è ricordato del mio compleanno.
Mi volto verso di lui sfoggiando un sorriso a 128 denti, pronta a stringerlo in un abbraccio di quelli "materni", che ti stritolano le ossa ma ti scaldano per un giorno intero (beh, a giugno.... anche per due!), e.......
E' in piedi davanti a me, con un sorriso ancora più grande del mio, ed in mano tiene un pacchetto del Centro Orafo, che mi tende con orgoglio.
Primo pensiero: ancora un gioielloooo???????? Possibile che Max non abbia ancora capito che preferisco un altro genere di regali??? e sì che ho provato a farglielo capire in tutti i modi.... ci ha provato, più o meno velatamente, anche la nonna Franca....
Secondo pensiero: certo che Tobia poteva anche aspettare che si svegliasse il suo babbo.... dopotutto che ha pensato al regalo e cerca di far fare bella figura anche a lui... e poi tra 5 minuti gli suonerà la sveglia... vabbè, ne discuteranno dopo, tra di loro...
Intanto abbraccio forte forte il mio Toby e, ridacchiando in modo discreto, gli sussurro una frecciatina alquanto velenosa diretta all'ancora ignaro consorte:
-"Certo che il tuo babbo.... ancora non ha capito, eh?... però per il regalo potevi aspettarlo..."
Tobia si libera dall'abbraccio e mi osserva un poco stupito.
-"Perchè, mamma? Cosa c'entra il babbo...?"
................
E' una doccia fredda, anzi, gelata.
Osservo il mio bambino, che ormai mi supera di un bel pezzo in altezza, si rade la barba - ogni 15 giorni, ma se la rade - e a Novembre prossimo sarà maggiorenne.
E' in piedi davanti a me, con il suo bel pacchetto in mano e gli occhi sgranati, che mi guarda incuriosito e perplesso, la domanda sospesa nell'aria, tra di noi.
Ed io finalmente ho capito.
-"Ma... il regalo... non lo ha comprato il babbo...?"
-"No, mamma. L'ho comprato io ieri pomeriggio, quando ti ho detto che andavo a mangiare un gelato con la Giada...era una bugia..."
Balbetto qualcosa, in preda ad un giramento di testa, con le farfalle nello stomaco, ed apro il pacchetto...
una chiave di sol, una deliziosa catenina...
E tanta voglia di piangere, di ridere, di ballare e di urlare...
Il mio bambino... è un uomo, ormai, ma non mi sta lasciando ai margini della sua vita: ed ancora una volta è la musica ad unirci.
venerdì 5 giugno 2015
Ancora una trousse....
Per Cinzia, questa volta.
Me l'ha chiesta un mesetto fa, ma, immersa in impegni vari - la scuola di Tobia, la musica, altri lavori e la consueta gestione familiare -, soltanto adesso sono riuscita a rispondere alla sua richiesta.
Speriamo di farla contenta......
Me l'ha chiesta un mesetto fa, ma, immersa in impegni vari - la scuola di Tobia, la musica, altri lavori e la consueta gestione familiare -, soltanto adesso sono riuscita a rispondere alla sua richiesta.
Speriamo di farla contenta......
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mercoledì 3 giugno 2015
Un dono inaspettato
Fatima.
Un nome dolcissimo, ammantato di mistero, evocatore di luoghi lontani e melodie incantatrici.
Due occhi scuri, profondi, ricchi di promesse e di speranze.
Un sorriso timido, appena accennato, accompagnato da un lieve cenno del capo al mattino presto, quando ci incontriamo, ognuna diretta incontro alla propria giornata.
Ed una stretta al cuore, per me, che ho intuito una vita certo non facile, ingrata.
Un piccolo pensiero, per Fatima, con la speranza di regalarle un attimo di stupita felicità; e quindi un attimo di imbarazzo, lo scambio dei nomi e delle mani e poi, da parte sua, un abbraccio sorpreso ed un sorriso questa volta smagliante.
Un nome dolcissimo, ammantato di mistero, evocatore di luoghi lontani e melodie incantatrici.
Due occhi scuri, profondi, ricchi di promesse e di speranze.
Un sorriso timido, appena accennato, accompagnato da un lieve cenno del capo al mattino presto, quando ci incontriamo, ognuna diretta incontro alla propria giornata.
Ed una stretta al cuore, per me, che ho intuito una vita certo non facile, ingrata.
Un piccolo pensiero, per Fatima, con la speranza di regalarle un attimo di stupita felicità; e quindi un attimo di imbarazzo, lo scambio dei nomi e delle mani e poi, da parte sua, un abbraccio sorpreso ed un sorriso questa volta smagliante.
Ecco, ora ognuna riprende la sua strada.
Ma la salita è meno ripida, adesso.
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