mercoledì 29 agosto 2012

Beata gioventù!

Devo ammettere che raramente il trascorrere degli anni mi sovviene alla mente, forse perchè il non pensarci rappresenta una qualche forma di autodifesa del mio subcosciente, il quale senza dubbio preferisce lasciare che il quotidiano tran tran nasconda sotto le preoccupazioni, le gioie e gli impegni della giornata il fatto che l'orologio del tempo continua imperterrito la sua corsa, quasi anzi accelerando un poco, in una specie di rivalsa contro uno sconosciuto rivale in questa corsa della vita.
Capita tuttavia che quella fantastica ed orribile fase della vita di tutti noi che risponde al nome di adolescenza si affacci, nelle vesti di mio figlio quindicenne, alla mia mente, sollecitando ricordi di un periodo che ritenevo ormai sepolto e che comunque rammento alquanto diverso da quello che Tobia sta attualmente affrontando.
Ad onor di cronaca, devo precisare che il suddetto figlio è un ragazzo particolarmente tranquillo,  che forse la tempesta ormonale adolescenziale non ha ancora investito in pieno, limitando -per ora- i danni che essa normalmente provoca a qualche piccolo brufolo sulla fronte e ad una crescita abnorme della popolazione pilifera, tale da far invidia ai nostri sette gatti.
Essendomi tuttavia io ormai stufata di vederlo chiuso perennemente in casa a giocare con quegli aggeggi infernali di cui la sua generazione sembra non potersi privare (psp, nintendo, playstation, tablet etc. etc..), Tobia ha deciso -dietro cortese sollecitazione- di andare al cinema con una sua ex compagna di scuola, il cui carattere serafico ben si confà alla di lui indole flemmatica.
Dopo aver consultato con il babbo Massimo il pc (ai miei tempi si usava il giornale...) per informarsi sulla programmazione dei film al cinema Lux di Pistoia, i due adolescenti hanno stabilito di trovarsi alla fermata dell'autobus del nostro paese alle ore 16, per andare ad assistere alla proiezione di "Madagascar 3" prevista per le 17.00 nel suddetto cinema.
O perlomeno, questo era il programma...
Degno figlio di cotanta madre (la sottoscritta), è arrivato alla fermata dell'autobus all'ultimo minuto e, come ovvio, sprovvisto del necessario biglietto; mi ha quindi fatto la prima di una lunga serie di telefonate (e sono intimamente tentata di disattivargli l'opzione di chiamata gratuita verso il mio cellulare...) per informarsi su dove poteva rimediare il biglietto, al che gli ho fatto presente che poteva addirittura acquistarlo dal conducente sullo stesso autobus...
Con la seconda telefonata mi ha informata del fatto che la corsa delle 16.06 da lui comunque ormai persa era addirittura sospesa dal 30 luglio scorso, cosicchè i due hanno dovuto attendere le 16.50 per
iniziare la loro "avventura"; in conseguenza di ciò, sono arrivati a Pistoia quando il film era ormai iniziato, ed in risposta alla sua terza (!!!)telefonata ho suggerito di aspettare lo spettacolo successivo...
Dalle 2 telefonate seguenti ho appreso che non riuscivano a trovare il cinema LUX!!!, poi miracolosamente apparso loro (mirabile visu...) grazie ad un signore, dai due ragazzi interpellato, che li ha accompagnati fino all'ingresso del locale: e mi immagino le risate che si sarà fatto...
Sesta telefonata: lo spettacolo successivo sarebbe iniziato alle 18.45 e terminato alle 20.35.
Che fare??? Sempre più sconsolata, ho consigliato di fare un giro, prendere un gelato e rinviare la visione del film a data da destinarsi...
Tornato a casa alle 19.00, Tobia mi ha informato che domani tenteranno di nuovo:
vi farò sapere...
P.S. come mamma, in cosa ho sbagliato???????

lunedì 27 agosto 2012

piove, finalmente...

Sono tornata!!!
Terminati i miei 9 giorni di riposo a Marina di Bibbona ( non posso certamente parlare di vacanza al mare, dal momento che il mare in questione io non l'ho nemmeno voluto vedere con il canocchiale...), ricaricata in macchina la valanga del "di tutto, di più" che avevamo portato con noi, venerdì pomeriggio siamo finalmente tornati a casa, dai nostri micetti, nel frattempo amorevolmente accuditi dalla nonna Franca e dal nonno Vittorio (il "finalmente" scritto sopra è quello che hanno sicuramente pensato i nonnini al nostro ritorno......!!!).
In questi giorni di riposo e di estenuante caldo, le mie ore sono volate tra la lettura (consiglio a tutti gli amanti de genere thriller l'ultima fatica di Nelson DeMille, "L'ospite pericoloso", in cui la scorrevolezza della trama narrativa si accompagna ad una eccezionale ironia, spesso sarcastica, ma non scevra di verità fondamentali), il ricamo ed il sax (poichè portarsi al mare il violoncello ed il pianoforte, secondo l'autorevole parere di mio marito, avrebbe comportato alcuni seri problemi logistici...).
Abbiamo quindi ripreso il nostro solito tran tran quotidiano, fatto di pulizie di casa, Gigia dal veterinario, colazione a letto (ehm.......!) ai 2 tesori della mia vita, e .... finalmente è arrivata Beatrice!!!
No, non la mia odiata vicina di casa: Beatrice l'uragano (si fa per dire), che ha regalato un po' di pioggia e frescura a tutti quelli che, come me, detestano le temperature sopra ai 18 °C...
Sono così felice di questo tanto atteso arrivo, che ho deciso di dedicargli un piccolo free, realizzato stamani per festeggiare con voi la riapertura del blog:

Vi auguro quindi una serena e fresca (ottimisticamente parlando...) settimana, ricca di amore, ricamo, web e...acqua.


giovedì 16 agosto 2012

... si parte!!!!!!!!!!

La valigia è pronta (insomma... ancora aperta e con cookie e la titti che ci dormono dentro...), lavastoviglie e lavatrice svuotate e sistemate, sax e tromba già nelle rispettive custodie, libri già selezionati (ognuno i suoi, ovviamente), la borsa del ricamo già chiusa, infernali attrezzature elettroniche (netbook, ebook, psp, etc. etc...) sistemate con i relativi caricabatterie:

si parte per Marina di Bibbona!!!
Non potevo però lasciarvi senza nemmeno un saluto...
Ma non preoccupatevi: torno presto!

mercoledì 15 agosto 2012

il codice della strada

Come tutti voi ben saprete, il codice della strada è uno dei pilastri fondamentali su cui poggia la nostra vita quotidiana; nella civiltà odierna, in cui l'invenzione della ruota resta sicuramente un dogma basilare del nostro credo (molti di noi si taglierebbero una gamba pur di non rinunciare ad una delle 4 ruote...), le vie di comunicazione, sia che si tratti di un'autostrada a 8 corsie sia che si parli di un viottolo di campagna, sono ridondanti di cartelli e segnaletiche varie che hanno l'arduo compito di regolamentare  un flusso costante e di varia portata di veicoli che sarebbero altrimenti preda di comportamenti bestiali e guerrafondai.
Quello a cui non avevo mai pensato è che anche in casa nostra fosse necessaria l'applicazione di un codice stradale.
La struttura della nostra casa ha una forma rettangolare la cui lunghezza è molto più sviluppata della larghezza, e si articola fondamentalmente attorno ad un corridoio (su cui si affacciano quattro stanze) che collega la cucina ed il soggiorno alla sala e le cui porte sono perennemente spalancate per praticità d'uso.
I nostri cari micetti hanno quindi ampio spazio di movimento, tanto che, pur essendo essi in numero elevato (7!!!), talvolta sono così ben distribuiti nei nostri 200 metri quadrati che facciamo fatica ad individuarli tutti...
Ma il momento da loro preferito per spaziare ovunque è, come ovvio data la loro felina natura, la notte: nel buio e nel silenzio del riposo notturno, si ode sovente un "galoppare" frenetico di piedini in corsa, inframmezzato da "soffiate" di spavento e da rumori vari (es. urti contro le sedie della cucina, contro le porte del corridoio etc.), tale da far pensare al circuito di Le Mans in piena attività di gara!
Questo comporta la possibilità - molto frequente - di essere letteralmente investiti da un gatto in corsa nel caso qualcuno di noi esseri umani abbia la malaugurata idea di alzarsi dal letto durante la notte per recarsi in bagno o in cucina per un sorso d'acqua: le belve non si fermano, non hanno nessun rispetto per noi poveri pedoni e sono anche capaci di rivolgerti un meow indignato per la nostra evidente sfrontatezza!!!
Assolutamente incapace di insegnare loro anche le più basilari regole di un normale codice della strada (in questo caso. codice di civile convivenza!), ho alla fine stabilito una regola per gli umani della situazione, con tanto di cartello in bella vista all'inizio del fantomatico corridoio:


 come ben potete intuire dallo sguardo di Titti ....      uomo avvisato, mezzo salvato!



mercoledì 8 agosto 2012

pollice verde? mah...

Io ho sempre pensato, e tuttora ne sono convinta, che alcune persone vengano al mondo con una naturale predisposizione verso i fiori, il verde e tutto ciò che ad esso è annesso e connesso; di tali persone si suole dire che hanno il pollice verde, intendendo con ciò che qualsiasi elemento appartenente alla flora, sia esso una piccola piantina o un fiore rarissimo o un cespuglio di rose, dalle loro mani trae linfa vitale e cresce, si espande, si manifesta con rigogliosa bellezza.
Io no.


Mia madre è sicuramente una di quelle meravigliose persone cui accennavo; oserei dire che lei ha tutta la mano verde, non solo il pollice, cosicchè in ogni stagione il suo giardino è una esplosione di colori e profumi che inebriano i sensi.

Il mio giardino (e già definirlo così è un atto di incosciente vanità) stenta, sopravvive, ogni tanto sembra avviarsi verso una qualche sua identità per poi ripiombare nel più triste anonimato; eppure io compro i fiori e le piante (proprio dove li compra la mamma...), presto loro le mie cure amorevoli, li innaffio regolarmente ma... il risultato è davvero deludente!
Visto dunque che il mio pollice non vuole proprio fiorire, altro non ho potuto fare se non ... ricamare il mio giardino: e allora dalle mie mani hanno preso vita queste meravigliose piantine che, sul mio terrazzo, in estate, autunno, inverno e primavera mi danno il buongiorno al mattino, quando esco di casa, ed un caloroso abbraccio ad ogni mio rientro.

martedì 7 agosto 2012

colazione a letto? no, grazie!

I proverbi e i detti popolari non nascono dallo spirito ironico di qualche animo polemico, sono piuttosto  il frutto di osservazioni ripetute nel tempo del verificarsi di certi eventi, sulla base delle quali si traggono conclusioni spesso veritiere, talvolta un poco romanzate, tuttavia quasi mai prive di un certo loro buon senso.
Oggi si è purtroppo perduto, almeno in parte, quell'universo di cultura popolare che comunque ci sovviene in certe circostanze e che molto spesso è legato a ricordi dell'infanzia, alle storie dei nonni, alle chiacchiere perdute delle comari nelle aie di campagna.
Per quanto riguarda la mia esperienza in tal senso, posso senza dubbio affermare che una delle frasi che più frequentemente mi ricollegano a quel mondo perduto è quella per cui (cito testualmente) "non c'è niente di peggio che mettere un'abitudine", poichè spesso, a mie spese, ho dovuto constatare quale immensa verità si cela dietro queste semplici parole. Un esempio?
In casa nostra, ormai da alcuni anni, è abitudine, per mio marito e mio figlio, avere - per fortuna, solo il sabato e la domenica mattina o comunque nei giorni festivi- la colazione a letto, espressamente servita da una moglie-mamma (la sottoscritta) sempre attenta a rifocillarli con toast caldi, pizza farcita, piadine variamente ripiene, cappuccino etc. etc.: naturalmente, il menù non deve essere ripetitivo (che noia, sempre le stesse cose...), ma opportunamente variato e servito con cortese sollecitudine.
I miei tentativi di "ribaltare la situazione" sono miseramente falliti e le mie (deboli) rimostranze hanno incontrato espressioni di incredulo stupore e sgomento: come, non ce la porti la colazione a letto...???
Ho quindi, in un ultimo e disperato tentativo di rimediare al danno, eseguito un piccolo ma significativo ricamo, prontamente incorniciato e posizionato sul comodino del viziatissimo consorte:

Funzionerà?
Ai posteri l'ardua sentenza...

lunedì 6 agosto 2012

quasi quasi... quasi è finita!!!

E' tardissimo, devo ancora preparare la cena e fare altre 1000 cose ma... se non pubblico almeno 2 o 3 foto della casa, mia madre mi disereda!!!!
Come ben sapete siamo works in progress, ma per fortuna manca soltanto una settimana di imbiancatura e poi... la casa è tutta nuova!
mamma mia, non mi sembra nemmeno vero... ma è proprio la mia casa questa bellissima villa??????
questo è il vecchio ingresso della casa

portoncino in alluminio e vetro da me riciclato creativamente

ingresso di via del comune, parte vecchia della casa con l'ingresso del bar
mamma mia, quanto è lunga....

angolo con vasca riciclata (prossimamente fioriera), scala di ingresso e parte del garage

Allora che ne pensate? è o non è una meraviglia???
Manca soltanto l'imbiancatura della facciata della casa e, ovviamente, la sistemazione del piazzale e del giardino... non abbiamo più l'aspetto di una discarica (beh, dopo un sabato ed una domenica di lavoro, vorrei ben vedere...), ma ancora... c'è un bel po' di lavoro che ci aspetta!!!
Ma ora sarà meglio che mi prepari... c'è d'anda' a lavorare!!!