Ebbene sì, anche quest' anno è arrivata...
Attesa, temuta, amata, odiata, da più di 120 anni la
Fiera di Casalguidi arriva a travolgere - o, per meglio dire, a
Stravolgere - le vite di noi poveri paesani...
Nata come fiera del bestiame, si svolgeva nel nostro paese il 3° lunedì del mese, ma si è progressivamente "allargata" in termini spazio-temporali fino all'attuale settimana di festa, in cui noi di "Casale centro" viviamo confinati nelle nostre case, impossibilitati ad uscire con i normali mezzi di trasporto, tanto che già da vari anni io e mio marito ci siamo rassegnati a prendere le ferie in questo periodo (alla nostra polizia municipale non interessa il fatto che, bene o male, noi al lavoro ci dovremmo andare...!).
Come ormai avrete capito, io non amo particolarmente questo evento folcloristico... tuttaltro!
Ma, vista la mia decisione di parlare comunque di questa fiera, ad altri non potevo dedicare questo mio post se non a colui che, senza ombra di dubbio, è stato uno dei suoi sostenitori più appassionati:
mio nonno Mario!
Personaggio estremamente socievole e ciarliero, da buon barista di paese conosceva tutto e tutti, e con tutto e tutti si relazionava senza sosta, beandosi dei pettegolezzi quotidiani e dei continui "Ho saputo che...."
Data la sua indole istrionica e la postazione logistica da cui operava - la nostra casa, allora sua, è posta proprio al centro del paese -, una volta in pensione passava il suo tempo in perenne movimento per la strada, alla continua ricerca di un amico, un conoscente o una faccia nuova con cui scambiare due chiacchiere (anche quattro, magari...).
Questo spiega per quale motivo adorava la nostra Fiera: in questi giorni era praticamente impossibile tenerlo in casa, tutto preso dal continuo movimento di persone, dal susseguirsi degli eventi folcloristici, dalle infinite chiacchierate e discussioni in cui si gettava a capofitto...
E sempre si è chiesto, con genuino stupore e disapprovazione, per quale motivo il TG1 non menzionasse mai la Fiera di Casalguidi...
Ecco, forse una delle poche cose che apprezzo di questo evento è il ricordo del nonno Mario: il suo entusiasmo, la sua loquacità, l'amore sviscerato per il suo paese che, in questi giorni, si manifestava nella sua totalità...