martedì 12 luglio 2016

ancora viva...

... ma ferita grave!
A parte la battuta, devo ammettere che - come sempre! - questi giorni di ferie sono stati davvero stancanti; l'euforia della prima settimana mi ha portato ad un tour di ordine e pulizie come da tempo non mi capitava. Lavatrice e ferro da stiro hanno lavorato senza tregua, ed anche il fantomatico garage (in cui mio marito è riuscito a stipare praticamente tutta la sua adolescenza) ha subito un attacco di pulizia selvaggia.
E benchè tutto ciò fosse veramente necessario e non rinviabile, quando sono iniziate le prove per il saggio di musica ho rimpianto amaramente di non aver approfittato delle giornate precedenti per oziare a più non posso: sveglia alle 7.00 del mattino (e già questa è una enorme contraddizione alla parola "ferie"), partenza alle 8.15 armata di violoncello, sax, tromba e spartiti vari (più il figlio, anch'egli a carico!) e mattinate lunghissime immersa nelle note ma, soprattutto, nella gestione di 17 piccole belve scatenate aspiranti musicisti! E spesso gli altri ragazzi, di età adolescenziale, erano altrettanto ingestibili.....
Tobia in versione Tecnico Staff...
Il coro dei bambini con le percussioni...



E mentre Lara canta un bellissimo brano di Eros Ramazzotti dal titolo "Sta passando novembre"...










...Tobia e Simona, a quattro mani, la accompagnano al pianoforte...
Per fortuna domenica scorsa questo tour de force si è allegramente concluso con uno spettacolo che mi ha dato, come sempre, tanta soddisfazione; e allora sì, ne valeva la pena, e nessun rimpianto per le ore stressanti delle prove o il caldo infernale patito al Teatro (l'aria condizionata funzionava, ma.... avete presente suonare sotto una dozzina di luci colorate che scaldano come un sole infuocato???).
Solo tanto sollievo e soddisfazione.
Ed i miei lavori???
Un po di tempo sono riuscita a riservarlo anche a loro, e devo dire che ultimamente la produzione è stata davvero abbondante.
Cioè... davvero scarsa.
Insomma, entrambe le cose!
Com'è possibile?
Possibilissimo, se ad una gran quantità di ricami iniziati e finiti si accompagna una assoluta svogliatezza nel dar loro un aspetto definitivo: e così restano lì, in una scatola di latta vintage, ad aspettare che un'idea mi solletichi, che un progetto prenda infine vita...
Come questo piccolo cuscino:

pochi colori tenui, delicati, raffinati, per dare il benvenuto nella nostra casa...

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