sabato 17 maggio 2014

- "Cristina... ma... non hai sentito la sveglia?!?
ACC...
Sono le 6.05 !
La sveglia ha evidentemente qualche problema, visto che avrebbe dovuto svegliarmi alle 5.40 come ogni mattina...
Un balzo e sono fuori dal letto.
Doccia ultraveloce, crocchini ai 9 pelosetti che mi seguono passo passo, ormai abituati alla routine mattutina del "crocchino speciale",  chiamata veloce a Tobia ("sbrigati, chè la sveglia non ha suonato e siamo in ritardo!") e via, di corsa a pulire le lettiere.
E mentre mi accingo al tedioso impegno....
MEEEEOWWWWWW................MEEEOOOWWWWWWW........
un lamento straziante giunge dalla strada...
Incuriosita e preoccupata (un micio da soccorrere? cosa gli sarà accaduto???), mi affaccio da due o tre finestre, nel tentativo di individuare la fonte di un tale disperato appello....
Niente.
MEEEOOOOWWWWWW.................
Il lamento continua, vedo i miei pelosetti correre da una finestra all'altra per cercare di vedere il felino che chiama aiuto.... e all'improvviso la voce della Elena, la barista del piano di sotto:
"Cristina, è tuo un gatto nero???"
La Nera.
Dov'è?????
In cucina no, nemmeno in camera ...... in bagno con Tobia... no, nemmeno ..........
Mi infilo alla bell'e meglio un paio di pantaloni e una maglietta e via, fuori di corsa!
Elena mi fa entrare velocemente dalla cucina del bar, parlandomi confusamente di una scheggia nera impazzita che ha attraversato il bar in lungo e largo, dopo che qualcosa ha colpito la tenda sopra
l'ingresso del locale.... qualcosa che sembra caduto dall'alto...
E la Nera è lì, arrampicata sul vasistas del bar, che lancia urli strazianti e fissa gli avventori del locale con uno sguardo che oscilla tra il terrorizzato ed il minaccioso, con gli artigli ben piantati nella tapparella della finestra: e poi mi vede, e nonostante continui a gridare al mondo la sua disperazione, una nota di speranza brilla nel fondo scuro dei suoi occhi...
Rapidamente Elena mi porta uno scaleo, sul quale salgo velocemente e mi appresto al recupero della mia gattaccia: ho un poco di timore, visto che lei è in preda al panico ed io, in fondo in fondo, non sono mai stata la sua umana preferita...
La Nera oppone resistenza, si artiglia al vasistas... e poi, all'improvviso, è in braccio a me, con il musetto nascosto nel mio collo, ancora tremante ma ormai al sicuro, e non mi graffia, nè vuole scendere: resta così, in braccio, certa che la brutta avventura è terminata e che sta per tornare nella sua casa, tra i pelosi e gli umani che lei ama e che la amano...
Un grosso sospiro di sollievo; ora la nostra giornata può cominciare.

1 commento:

  1. vi dico sempre che le finestre senza niente per i gatti sono pericolose! Speriamo li ritrovate sempre tutti. Mamma <3

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