... è passato.
Giorni intensi di preparativi (per la raccolta fondi pro Canile), seguiti da poche ore di armoniosa serenità con la propria famiglia ... e fra un'ora circa sarò di nuovo al lavoro.
Nei prossimi post vi aggiornerò sugli esiti della raccolta fondi, raccolta che quest'anno mi ha impegnato così tanto da non avermi lasciato nemmeno il fiato - e soprattutto il tempo - di farvi un resoconto parziale ma continuativo; ma, come dicevo, nei prossimi post...
Oggi voglio solo mostrarvi l'ultimo lavoro realizzato, anche se il motivo che lo rende così importante per me non è il lavoro in sè, bensì il motivo che mi ha spinto a farlo.
Non siamo stati molto fortunati con i vicini di casa, e chi di voi mi segue da molto tempo è perfettamente a conoscenza della causa civile che ci ha tormentato per ben 15 anni - causa terminata, per fortuna, con una sentenza a noi favorevole che ci ha permesso di continuare ad avere il nostro piccolo giardino -. Ultima novità sul fronte "vicini" è stata la lamentela della vicina dell'altro lato del giardino, che pochi giorni or sono ci ha messi gentilmente a conoscenza del fastidio arrecatole nientemeno che dalle nostre ... luci natalizie.
Convengo che si tratta di una discreta quantità di lucine colorate e scintillanti - la passione di mio marito per tale decorazione è ben nota a tutti! -, tanto che siamo gli unici "illuminatari" della nostra via (gli altri si sono arresi: la competizione era già vinta in partenza!)-, ma.... sono le luci del Natale!
Però... alla Professoressa Giovanna danno noia.
Abbiamo quindi ridotto l'orario di accensione luci - alle 22 stacchiamo...-, seppure a malincuore, cercando di mantenere un buon rapporto di vicinato con la suddetta... ed io ho pensato, in tale frangente, di rimediare almeno in parte al fastidio causato con un piccolo pensiero, che le ho consegnato proprio il giorno del Santo Natale:
E devo ammettere che la Professoressa era alquanto commossa e felice, quando ha ricevuto questa piccola mia creazione...
Mah, comincio a pensare di essere trooooooppo buona....
lunedì 28 dicembre 2015
lunedì 16 novembre 2015
Piccoli cuccioli nascono (e crescono...)
" Cristina, sono incinta!"
Sembra ieri.
Claudia, felicissima, mi ha telefonato per rendermi partecipe della sua gioia: lo ha voluto tanto, questo bambino, e tanto ha fatto per averlo. Seppur per motivi diversi, ho vissuto anche io la sua ansia, la sua frenetica ricerca, attraverso un iter non uguale ma ugualmente difficile.
Ma poi i mesi sono trascorsi in fretta, e gli sporadici messaggi parlavano sempre di una attesa tranquilla, priva di ombre e di paure; e poi è arrivato, un pochino prima del previsto, ma comunque già pronto ad affrontare questo passaggio alla vita in piena autonomia.
E allora di corsa all'ospedale Torregalli, per vedere questa piccola e meravigliosa vita, per leggere negli occhi di Claudia e Vincenzo l'incredula felicità che accompagna questo piccolo miracolo, per condividere, anche solo per un momento, la nascita di Francesco.
Benvenuto, piccolino...
E mentre questa nuova vita si affaccia al mondo, un altro cucciolo, il mio, stavolta, varca la soglia dei 18 anni ed entra nel mondo "dei grandi", con tutto l'entusiasmo e la vitalità di un piccolo leone che ha ormai imparato a ruggire....
Auguri, Tobia.
Sei la mia vita.
Sembra ieri.
Claudia, felicissima, mi ha telefonato per rendermi partecipe della sua gioia: lo ha voluto tanto, questo bambino, e tanto ha fatto per averlo. Seppur per motivi diversi, ho vissuto anche io la sua ansia, la sua frenetica ricerca, attraverso un iter non uguale ma ugualmente difficile.
Ma poi i mesi sono trascorsi in fretta, e gli sporadici messaggi parlavano sempre di una attesa tranquilla, priva di ombre e di paure; e poi è arrivato, un pochino prima del previsto, ma comunque già pronto ad affrontare questo passaggio alla vita in piena autonomia.
E allora di corsa all'ospedale Torregalli, per vedere questa piccola e meravigliosa vita, per leggere negli occhi di Claudia e Vincenzo l'incredula felicità che accompagna questo piccolo miracolo, per condividere, anche solo per un momento, la nascita di Francesco.
Benvenuto, piccolino...
E mentre questa nuova vita si affaccia al mondo, un altro cucciolo, il mio, stavolta, varca la soglia dei 18 anni ed entra nel mondo "dei grandi", con tutto l'entusiasmo e la vitalità di un piccolo leone che ha ormai imparato a ruggire....
Auguri, Tobia.
Sei la mia vita.
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domenica 25 ottobre 2015
Un cuscino tutto giallo...
... per una persona solare, viva, splendida nella sua esuberanza.
Si tratta di Laura Jane, insegnante di musica (e di violoncello...), conosciuta alla scuola media "Cino da Pistoia" quando il pargolo ha scelto l'indirizzo musicale; simpatia immediata, come quando scocca una scintilla, e amicizia che non si è affatto interrotta con il passaggio di Tobia al Liceo Scientifico.
Ogni tanto ci sentiamo, e a luglio, ormai da 6 anni, Tobia frequenta il suo corso di pianoforte in occasione del Campus Musicale estivo a Cutigliano.
Le avevo promesso, moooolto tempo fa, un cuscino; ed eccolo, finalmente, ricamato e confezionato con tanto, tanto affetto...
Si tratta di Laura Jane, insegnante di musica (e di violoncello...), conosciuta alla scuola media "Cino da Pistoia" quando il pargolo ha scelto l'indirizzo musicale; simpatia immediata, come quando scocca una scintilla, e amicizia che non si è affatto interrotta con il passaggio di Tobia al Liceo Scientifico.
Ogni tanto ci sentiamo, e a luglio, ormai da 6 anni, Tobia frequenta il suo corso di pianoforte in occasione del Campus Musicale estivo a Cutigliano.
Le avevo promesso, moooolto tempo fa, un cuscino; ed eccolo, finalmente, ricamato e confezionato con tanto, tanto affetto...
... nei suoi particolari: le varie sfilature, i fondini, le roselline in raso, il punto reale e le iniziali a punto croce...
L'amicizia merita tutto questo.
domenica 18 ottobre 2015
Raccolta fondi per il Canile: si parte!
Ennesimo periodo strano, per me, questa volta - credo - dominato da ormoni ballerini che mi fanno alternare una Cristina logorroica a ore di cupi silenzi, in cui mi rendo conto di sconcertare familiari e colleghe, ma ciò non basta a rasserenarmi.
Periodo strano, dicevo, in cui una insolita frenesia "ricamosa" si accompagna ad un rifiuto totale di pubblicare le mie creazioni, come se il condividere non fosse più una parte essenziale della mia vena artistica.
Periodo strano, davvero, in cui raccolgo gli ordini per la solita natalizia raccolta fondi del Canile e, un minuto dopo, mi dico che no, quest'anno non lo faccio, non c'è la testa, non voglio fare la solita corsa...
E poi mi vengono in mente gli occhi.
Quelli dei cani anziani, pieni di triste rassegnazione; quelli dei cuccioli, talvolta spaventati ma ancora speranzosi; quelli vuoti, di povere anime che hanno perso la loro famiglia o che una famiglia non l'hanno mai avuta.
Questi occhi, mi vengono in mente, ed allora mi chiedo:
"Ho il diritto di non fare qualcosa, anche una piccola cosa, per loro?"
NO.
E quindi si parte con il ricamo, con la macchina da cucire, con perline e fili e stoffe e il cuore gonfio di dolore e di speranza.
Ecco i primi lavori, pronti per tutte le amiche che, anche quest'anno, vogliono contribuire a regalare un poco di felicità ai pelosi meno fortunati...
Periodo strano, dicevo, in cui una insolita frenesia "ricamosa" si accompagna ad un rifiuto totale di pubblicare le mie creazioni, come se il condividere non fosse più una parte essenziale della mia vena artistica.
Periodo strano, davvero, in cui raccolgo gli ordini per la solita natalizia raccolta fondi del Canile e, un minuto dopo, mi dico che no, quest'anno non lo faccio, non c'è la testa, non voglio fare la solita corsa...
E poi mi vengono in mente gli occhi.
Quelli dei cani anziani, pieni di triste rassegnazione; quelli dei cuccioli, talvolta spaventati ma ancora speranzosi; quelli vuoti, di povere anime che hanno perso la loro famiglia o che una famiglia non l'hanno mai avuta.
Questi occhi, mi vengono in mente, ed allora mi chiedo:
"Ho il diritto di non fare qualcosa, anche una piccola cosa, per loro?"
NO.
E quindi si parte con il ricamo, con la macchina da cucire, con perline e fili e stoffe e il cuore gonfio di dolore e di speranza.
Ecco i primi lavori, pronti per tutte le amiche che, anche quest'anno, vogliono contribuire a regalare un poco di felicità ai pelosi meno fortunati...
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mercoledì 9 settembre 2015
Nuovo esperimento.
Riuscito, direi.
Dopo aver consultato in rete un miliardo e mezzo di tutorial, ho fatto un primo tentativo, direi piuttosto riuscito nonostante abbia preso istruzioni a destra e manca e le abbia mescolate - con una discreta nonchalance, credo!-.
Ma questo portamonete mi piace, mi piace proprio; e se non fosse per il prezzo proibitivo della chiusura clic-clac, sarebbe sicuramente un must per la raccolta fondi di Natale!
Per cui, continua la caccia ad offerte migliori...
Dopo aver consultato in rete un miliardo e mezzo di tutorial, ho fatto un primo tentativo, direi piuttosto riuscito nonostante abbia preso istruzioni a destra e manca e le abbia mescolate - con una discreta nonchalance, credo!-.
Ma questo portamonete mi piace, mi piace proprio; e se non fosse per il prezzo proibitivo della chiusura clic-clac, sarebbe sicuramente un must per la raccolta fondi di Natale!
Per cui, continua la caccia ad offerte migliori...
martedì 1 settembre 2015
Una goccia di profumo.
La lista dei lavori da terminare, o addirittura da iniziare, è sempre più lunga, in modo particolare adesso che la stagione estiva volge al termine ed il pensiero corre sempre più spesso alle festività natalizie; per esperienza personale, sono consapevole del fatto che non è mai troppo presto per iniziare a preparare i doni per gli amici ed i lavori destinati all'annuale raccolta fondi per il Rifugio del cane di Pistoia (ogni anno mi ritrovo infatti a fare regolarmente le cosiddette ore piccole per terminare tutto in tempo!).
Ma talvolta è difficile, se non impossibile, rinunciare a regalarsi un piccolo gioiello, prezioso nella sua semplicità, che rallegri la stanza da bagno e ti strappi, al mattino, un sorriso gioioso: e allora........
Ecco...
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domenica 23 agosto 2015
Benvenuta, Giorgia!
Sarà anche vero che in Italia la crescita demografica è ai minimi storici, ma intorno a me nascono tanti bimbi!
Questa è la volta di Giorgia, per la quale la zia Franca, con cui lavoro nel Centro di Raccolta sangue di Quarrata, mi ha richiesto una coccarda di nascita.
Detto, fatto.
A tempo di record, ho eseguito il ricamo ed assemblato il tutto, per un risultato davvero soddisfacente: che ne dite?
Questa è la volta di Giorgia, per la quale la zia Franca, con cui lavoro nel Centro di Raccolta sangue di Quarrata, mi ha richiesto una coccarda di nascita.
Detto, fatto.
A tempo di record, ho eseguito il ricamo ed assemblato il tutto, per un risultato davvero soddisfacente: che ne dite?
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sabato 15 agosto 2015
Un massaggio davvero speciale
Mio marito Massimo è veramente un buon compagno di vita.
Sempre presente, comprensivo nei confronti del mio caratterino e dei miei numerosi interessi, sicuramente devoto a me, a Tobia ed ai nostri micetti.
Ma...
Sempre di un uomo, si tratta!
Quantunque cerchi di fare del suo meglio, quella famosa Y che ha, nel genere maschile, sostituito la X propria del genere femminile, certo non può fare a meno di rivelarsi, spesso e volentieri, per quello di cui in realtà si tratta: una X venuta male, che ha perso una zampetta e tenta di nascondere questa gravissima carenza spacciandosi per una letterina diversa.
Ma la verità, alla fine, viene sempre a galla: ed è così che Massimo, persona di notevole cultura, simpatico e spiritoso, generoso e loquace, si rivela, ahimè, un completo disastro per la gestione quotidiana della casa: è tuttora convinto che i panni sporchi si lavino e stirino in completa autonomia, che la nostra casa sia magicamente allergica alla polvere ed ai peli, e che il giardino, le scale ed il grande terrazzo all'ingresso di casa vengano frequentemente visitati da invisibili folletti che provvedono al taglio dell'erba ed alla pulizia delle superfici suddette.
Anche la pulizia delle lettiere dei micetti rientra nei compiti che, a suo parere, non gli competono, mentre la serale sistemazione della cucina, se eseguita dal consorte, richiede sempre un secondo passaggio della mano magica della mogliettina.
Mogliettina che, a questo punto, crolla esausta sul letto, preda di una stanchezza così debilitante che anche il sonno tarda a venire...
Ed è proprio a questo punto che Massimo, certo non fiaccato dalle quotidiane faccende di casa, interviene con solerte disponibilità:
"Cristina, vuoi un massaggio?"
Accantonata rapidamente l'idea di un ennesimo divorzio - talvolta, in effetti, si tratta più che altro di un progetto omicida...-, sospiro beata un deciso "Sì", preparandomi subito a ricevere l'atteso tributo serale: armato di crema, Massimo mi massaggia delicatamente le spalle, la schiena, le gambe ed infine i piedi, continuando con un ritmo rilassante finchè la sottoscritta non cade tra le braccia di Morfeo.
Anche domenica scorsa la serata si è svolta così, soltanto che, terminato il massaggio alle spalle, in risposta al mio repentino allungamento del piede destro, pronto ad avere quanto gli spettava, Max ha posato il barattolo di crema sul comodino dicendo che era ormai vuoto.
Incapace di rinunciare al previsto piacere, ho prontamente risposto che nel bagno, nella cesta dei prodotti, c'era una confezione praticamente integra di crema Nivea, della quale peraltro adoro il profumo; ed il maritino, senza lamento profferire, si è subito alzato dal talamo nuziale, per farvi ritorno dopo pochi secondi con la crema.
Ero molto stanca, la luce soffusa era estremamente conciliante e... dopo pochi minuti di massaggio plantare, deciso ma delicato, mi sono finalmente addormentata.
Ma la sveglia, purtroppo, è tiranna: il lunedì mattina è giunto rapidissimamente, e la giornata non può iniziare bene se non con una doccia rivitalizzante.
Doccia che, come sempre, è seguita da un veloce massaggio di crema su braccia e gambe, da fare da sola, stavolta: tutto ok, Max ha evidentemente anche riposto la Nivea al suo posto!
Un colpo veloce di phon ai capelli umidi, pulizia delle lettiere, apertura di tutte le finestre, per godere di quei pochi minuti di aria fresca mattutina che questa lunga estate ci concede.
Poi, di corsa, di nuovo in bagno, per finire di prepararsi: i minuti passano veloci, il lavoro aspetta, e sento che Massimo, ormai sveglio, si sta alzando; un filo di trucco e.......
Un momento.
Devo truccarmi.
...................................
Ma dov'è il fondotinta???
...................................
Alzo gli occhi al cielo, mentre un lampo di comprensione mi investe:
"Amore..... che crema hai usato ieri sera per massaggiarmi i piedi????????"
Eccolo lì, sulla porta della camera da letto, ancora in mutande e calzini, con il tubetto in mano.
Oggi cambierò le lenzuola.....
Sempre presente, comprensivo nei confronti del mio caratterino e dei miei numerosi interessi, sicuramente devoto a me, a Tobia ed ai nostri micetti.
Ma...
Sempre di un uomo, si tratta!
Quantunque cerchi di fare del suo meglio, quella famosa Y che ha, nel genere maschile, sostituito la X propria del genere femminile, certo non può fare a meno di rivelarsi, spesso e volentieri, per quello di cui in realtà si tratta: una X venuta male, che ha perso una zampetta e tenta di nascondere questa gravissima carenza spacciandosi per una letterina diversa.
Ma la verità, alla fine, viene sempre a galla: ed è così che Massimo, persona di notevole cultura, simpatico e spiritoso, generoso e loquace, si rivela, ahimè, un completo disastro per la gestione quotidiana della casa: è tuttora convinto che i panni sporchi si lavino e stirino in completa autonomia, che la nostra casa sia magicamente allergica alla polvere ed ai peli, e che il giardino, le scale ed il grande terrazzo all'ingresso di casa vengano frequentemente visitati da invisibili folletti che provvedono al taglio dell'erba ed alla pulizia delle superfici suddette.
Anche la pulizia delle lettiere dei micetti rientra nei compiti che, a suo parere, non gli competono, mentre la serale sistemazione della cucina, se eseguita dal consorte, richiede sempre un secondo passaggio della mano magica della mogliettina.
Mogliettina che, a questo punto, crolla esausta sul letto, preda di una stanchezza così debilitante che anche il sonno tarda a venire...
Ed è proprio a questo punto che Massimo, certo non fiaccato dalle quotidiane faccende di casa, interviene con solerte disponibilità:
"Cristina, vuoi un massaggio?"
Accantonata rapidamente l'idea di un ennesimo divorzio - talvolta, in effetti, si tratta più che altro di un progetto omicida...-, sospiro beata un deciso "Sì", preparandomi subito a ricevere l'atteso tributo serale: armato di crema, Massimo mi massaggia delicatamente le spalle, la schiena, le gambe ed infine i piedi, continuando con un ritmo rilassante finchè la sottoscritta non cade tra le braccia di Morfeo.
Anche domenica scorsa la serata si è svolta così, soltanto che, terminato il massaggio alle spalle, in risposta al mio repentino allungamento del piede destro, pronto ad avere quanto gli spettava, Max ha posato il barattolo di crema sul comodino dicendo che era ormai vuoto.
Incapace di rinunciare al previsto piacere, ho prontamente risposto che nel bagno, nella cesta dei prodotti, c'era una confezione praticamente integra di crema Nivea, della quale peraltro adoro il profumo; ed il maritino, senza lamento profferire, si è subito alzato dal talamo nuziale, per farvi ritorno dopo pochi secondi con la crema.
Ero molto stanca, la luce soffusa era estremamente conciliante e... dopo pochi minuti di massaggio plantare, deciso ma delicato, mi sono finalmente addormentata.
Ma la sveglia, purtroppo, è tiranna: il lunedì mattina è giunto rapidissimamente, e la giornata non può iniziare bene se non con una doccia rivitalizzante.
Doccia che, come sempre, è seguita da un veloce massaggio di crema su braccia e gambe, da fare da sola, stavolta: tutto ok, Max ha evidentemente anche riposto la Nivea al suo posto!
Un colpo veloce di phon ai capelli umidi, pulizia delle lettiere, apertura di tutte le finestre, per godere di quei pochi minuti di aria fresca mattutina che questa lunga estate ci concede.
Poi, di corsa, di nuovo in bagno, per finire di prepararsi: i minuti passano veloci, il lavoro aspetta, e sento che Massimo, ormai sveglio, si sta alzando; un filo di trucco e.......
Un momento.
Devo truccarmi.
...................................
Ma dov'è il fondotinta???
...................................
Alzo gli occhi al cielo, mentre un lampo di comprensione mi investe:
"Amore..... che crema hai usato ieri sera per massaggiarmi i piedi????????"
Eccolo lì, sulla porta della camera da letto, ancora in mutande e calzini, con il tubetto in mano.
Oggi cambierò le lenzuola.....
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martedì 11 agosto 2015
Una moda tutta mia
Un giorno di ferie inaspettato, regalo gradito delle mie colleghe di lavoro, dopo un periodo cupo e pregno di fantasmi.
Un giro veloce del mercato settimanale paesano, immersa in colori e odori caldi e assolati, il cuore leggero, un sorriso appena accennato sulle labbra.
Un capo semplice, in cui mi ritrovo: nell'intreccio dei fili di lino, nel colore solo apparentemente anonimo, nella linea scivolata e comoda.
E poi il tocco della fantasia, che disegna ramages e piccoli fiori, per rendere davvero unico quello che, alla fine, non è più solo un abito.
Un giro veloce del mercato settimanale paesano, immersa in colori e odori caldi e assolati, il cuore leggero, un sorriso appena accennato sulle labbra.
Un capo semplice, in cui mi ritrovo: nell'intreccio dei fili di lino, nel colore solo apparentemente anonimo, nella linea scivolata e comoda.
E poi il tocco della fantasia, che disegna ramages e piccoli fiori, per rendere davvero unico quello che, alla fine, non è più solo un abito.
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sabato 1 agosto 2015
Un gatto nero alla finestra...
Chi sarà?
Certo un'anima gentile, riflessiva, immersa nella saggezza antica di una felinità non scomparsa, ma soltanto celata.
Due occhi severi, benchè colmi di amorosa complicità, che scrutano tra i fiori e le stelle, in cerca di una comprensione più ampia e profonda.
Un fremito imprcettibile, come un sospiro lieve...
E la gatta Nera resta lì, delicatamente immobile su una foglia di lino, tra le mani di Silvia, che con affetto la dona a sua zia; è così che le mie mani hanno intessuto, un filo dopo l'altro, una ragnatela di affetti e di pensieri.
Certo un'anima gentile, riflessiva, immersa nella saggezza antica di una felinità non scomparsa, ma soltanto celata.
Due occhi severi, benchè colmi di amorosa complicità, che scrutano tra i fiori e le stelle, in cerca di una comprensione più ampia e profonda.
Un fremito imprcettibile, come un sospiro lieve...
E la gatta Nera resta lì, delicatamente immobile su una foglia di lino, tra le mani di Silvia, che con affetto la dona a sua zia; è così che le mie mani hanno intessuto, un filo dopo l'altro, una ragnatela di affetti e di pensieri.
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mercoledì 15 luglio 2015
E poi, un regalo inaspettato.
Proprio così.
Amore è anche questo: tornare a casa dalle prove per il concerto, carica di strumenti e spartiti come non mai, stanca, accaldata e sudata, con un accenno - seppur lieve - di mal di testa per le quattro ore passate nel tentativo di gestire una mandria di bimbi eccitati e, da un certo punto in poi, insofferenti. Entrare in casa e percepire immediatamente, prima ancora che gli occhi mettano a fuoco, che c'è qualcosa di inconsueto, appoggiato al muretto della cucina...
E poi, un senso di meraviglia e di gioia che ti prende alla gola, ti toglie per un attimo il respiro, finchè non capisci che è proprio vero.
E bellissimo.
Grazie, amore...
P.S. la chiavetta USB in stile Minion, ovviamente, è per Tobia....
Amore è anche questo: tornare a casa dalle prove per il concerto, carica di strumenti e spartiti come non mai, stanca, accaldata e sudata, con un accenno - seppur lieve - di mal di testa per le quattro ore passate nel tentativo di gestire una mandria di bimbi eccitati e, da un certo punto in poi, insofferenti. Entrare in casa e percepire immediatamente, prima ancora che gli occhi mettano a fuoco, che c'è qualcosa di inconsueto, appoggiato al muretto della cucina...
E poi, un senso di meraviglia e di gioia che ti prende alla gola, ti toglie per un attimo il respiro, finchè non capisci che è proprio vero.
E bellissimo.
Grazie, amore...
P.S. la chiavetta USB in stile Minion, ovviamente, è per Tobia....
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sabato 4 luglio 2015
Casa dolce casa....
E cosa c'è di meglio che tornare nella propria casa, dopo una dura mattinata di lavoro?
Spossata, forse più nello spirito che nel corpo, con il pensiero rivolto soltanto ad una tranquilla ora di assoluto relax?
Niente, direi.
Soprattutto se, ad accogliermi, c'è un fiore profumato che mi sussurra ...
Spossata, forse più nello spirito che nel corpo, con il pensiero rivolto soltanto ad una tranquilla ora di assoluto relax?
Niente, direi.
Soprattutto se, ad accogliermi, c'è un fiore profumato che mi sussurra ...
... bentornata ...
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martedì 30 giugno 2015
Una collana piena di colore......
domenica 14 giugno 2015
E' arrivato anche quest'anno...
-"Tanti auguri a te, tanti auguri a te... tanti auguri cara mamma..... tanti auguri a te...."
Sono le 6,40 del mattino, 4 giugno 2015.
Sono in piedi già da un'oretta ed ho sbrigato i primi impegni quotidiani; pulizia delle lettiere, doccia veloce, sveglia del "bimbo bello della mamma" che deve andare a scuola, spazzata velocissima del terrazzo (belli i gerani e meraviglioso il gelsomino, ma....... ).
Adesso sono in cucina e sto preparando una appetitosa colazione per i due Balletti della casa, che al mattino si svegliano con un tale appetito da far impallidire anche un menù di nozze; ma il festoso ritornello appena udito dalla profonda voce di Tobia mi inonda il cuore di una dolcezza infinita.
Si è ricordato del mio compleanno.
Mi volto verso di lui sfoggiando un sorriso a 128 denti, pronta a stringerlo in un abbraccio di quelli "materni", che ti stritolano le ossa ma ti scaldano per un giorno intero (beh, a giugno.... anche per due!), e.......
E' in piedi davanti a me, con un sorriso ancora più grande del mio, ed in mano tiene un pacchetto del Centro Orafo, che mi tende con orgoglio.
Primo pensiero: ancora un gioielloooo???????? Possibile che Max non abbia ancora capito che preferisco un altro genere di regali??? e sì che ho provato a farglielo capire in tutti i modi.... ci ha provato, più o meno velatamente, anche la nonna Franca....
Secondo pensiero: certo che Tobia poteva anche aspettare che si svegliasse il suo babbo.... dopotutto che ha pensato al regalo e cerca di far fare bella figura anche a lui... e poi tra 5 minuti gli suonerà la sveglia... vabbè, ne discuteranno dopo, tra di loro...
Intanto abbraccio forte forte il mio Toby e, ridacchiando in modo discreto, gli sussurro una frecciatina alquanto velenosa diretta all'ancora ignaro consorte:
-"Certo che il tuo babbo.... ancora non ha capito, eh?... però per il regalo potevi aspettarlo..."
Tobia si libera dall'abbraccio e mi osserva un poco stupito.
-"Perchè, mamma? Cosa c'entra il babbo...?"
................
E' una doccia fredda, anzi, gelata.
Osservo il mio bambino, che ormai mi supera di un bel pezzo in altezza, si rade la barba - ogni 15 giorni, ma se la rade - e a Novembre prossimo sarà maggiorenne.
E' in piedi davanti a me, con il suo bel pacchetto in mano e gli occhi sgranati, che mi guarda incuriosito e perplesso, la domanda sospesa nell'aria, tra di noi.
Ed io finalmente ho capito.
-"Ma... il regalo... non lo ha comprato il babbo...?"
-"No, mamma. L'ho comprato io ieri pomeriggio, quando ti ho detto che andavo a mangiare un gelato con la Giada...era una bugia..."
Balbetto qualcosa, in preda ad un giramento di testa, con le farfalle nello stomaco, ed apro il pacchetto...
una chiave di sol, una deliziosa catenina...
E tanta voglia di piangere, di ridere, di ballare e di urlare...
Il mio bambino... è un uomo, ormai, ma non mi sta lasciando ai margini della sua vita: ed ancora una volta è la musica ad unirci.
Sono le 6,40 del mattino, 4 giugno 2015.
Sono in piedi già da un'oretta ed ho sbrigato i primi impegni quotidiani; pulizia delle lettiere, doccia veloce, sveglia del "bimbo bello della mamma" che deve andare a scuola, spazzata velocissima del terrazzo (belli i gerani e meraviglioso il gelsomino, ma....... ).
Adesso sono in cucina e sto preparando una appetitosa colazione per i due Balletti della casa, che al mattino si svegliano con un tale appetito da far impallidire anche un menù di nozze; ma il festoso ritornello appena udito dalla profonda voce di Tobia mi inonda il cuore di una dolcezza infinita.
Si è ricordato del mio compleanno.
Mi volto verso di lui sfoggiando un sorriso a 128 denti, pronta a stringerlo in un abbraccio di quelli "materni", che ti stritolano le ossa ma ti scaldano per un giorno intero (beh, a giugno.... anche per due!), e.......
E' in piedi davanti a me, con un sorriso ancora più grande del mio, ed in mano tiene un pacchetto del Centro Orafo, che mi tende con orgoglio.
Primo pensiero: ancora un gioielloooo???????? Possibile che Max non abbia ancora capito che preferisco un altro genere di regali??? e sì che ho provato a farglielo capire in tutti i modi.... ci ha provato, più o meno velatamente, anche la nonna Franca....
Secondo pensiero: certo che Tobia poteva anche aspettare che si svegliasse il suo babbo.... dopotutto che ha pensato al regalo e cerca di far fare bella figura anche a lui... e poi tra 5 minuti gli suonerà la sveglia... vabbè, ne discuteranno dopo, tra di loro...
Intanto abbraccio forte forte il mio Toby e, ridacchiando in modo discreto, gli sussurro una frecciatina alquanto velenosa diretta all'ancora ignaro consorte:
-"Certo che il tuo babbo.... ancora non ha capito, eh?... però per il regalo potevi aspettarlo..."
Tobia si libera dall'abbraccio e mi osserva un poco stupito.
-"Perchè, mamma? Cosa c'entra il babbo...?"
................
E' una doccia fredda, anzi, gelata.
Osservo il mio bambino, che ormai mi supera di un bel pezzo in altezza, si rade la barba - ogni 15 giorni, ma se la rade - e a Novembre prossimo sarà maggiorenne.
E' in piedi davanti a me, con il suo bel pacchetto in mano e gli occhi sgranati, che mi guarda incuriosito e perplesso, la domanda sospesa nell'aria, tra di noi.
Ed io finalmente ho capito.
-"Ma... il regalo... non lo ha comprato il babbo...?"
-"No, mamma. L'ho comprato io ieri pomeriggio, quando ti ho detto che andavo a mangiare un gelato con la Giada...era una bugia..."
Balbetto qualcosa, in preda ad un giramento di testa, con le farfalle nello stomaco, ed apro il pacchetto...
una chiave di sol, una deliziosa catenina...
E tanta voglia di piangere, di ridere, di ballare e di urlare...
Il mio bambino... è un uomo, ormai, ma non mi sta lasciando ai margini della sua vita: ed ancora una volta è la musica ad unirci.
venerdì 5 giugno 2015
Ancora una trousse....
Per Cinzia, questa volta.
Me l'ha chiesta un mesetto fa, ma, immersa in impegni vari - la scuola di Tobia, la musica, altri lavori e la consueta gestione familiare -, soltanto adesso sono riuscita a rispondere alla sua richiesta.
Speriamo di farla contenta......
Me l'ha chiesta un mesetto fa, ma, immersa in impegni vari - la scuola di Tobia, la musica, altri lavori e la consueta gestione familiare -, soltanto adesso sono riuscita a rispondere alla sua richiesta.
Speriamo di farla contenta......
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mercoledì 3 giugno 2015
Un dono inaspettato
Fatima.
Un nome dolcissimo, ammantato di mistero, evocatore di luoghi lontani e melodie incantatrici.
Due occhi scuri, profondi, ricchi di promesse e di speranze.
Un sorriso timido, appena accennato, accompagnato da un lieve cenno del capo al mattino presto, quando ci incontriamo, ognuna diretta incontro alla propria giornata.
Ed una stretta al cuore, per me, che ho intuito una vita certo non facile, ingrata.
Un piccolo pensiero, per Fatima, con la speranza di regalarle un attimo di stupita felicità; e quindi un attimo di imbarazzo, lo scambio dei nomi e delle mani e poi, da parte sua, un abbraccio sorpreso ed un sorriso questa volta smagliante.
Un nome dolcissimo, ammantato di mistero, evocatore di luoghi lontani e melodie incantatrici.
Due occhi scuri, profondi, ricchi di promesse e di speranze.
Un sorriso timido, appena accennato, accompagnato da un lieve cenno del capo al mattino presto, quando ci incontriamo, ognuna diretta incontro alla propria giornata.
Ed una stretta al cuore, per me, che ho intuito una vita certo non facile, ingrata.
Un piccolo pensiero, per Fatima, con la speranza di regalarle un attimo di stupita felicità; e quindi un attimo di imbarazzo, lo scambio dei nomi e delle mani e poi, da parte sua, un abbraccio sorpreso ed un sorriso questa volta smagliante.
Ecco, ora ognuna riprende la sua strada.
Ma la salita è meno ripida, adesso.
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mercoledì 27 maggio 2015
Ed è passata anche. .......
La festa della mamma!
E so benissimo di essere in ritardo.
In enoooooorme ritardo.
Ma come si suol dire..
Meglio tardi che mai!
Motivo per cui la mia mamma, ne sono sicura, mi perdonerà ....
Anche perché io, a differenza di altri figli, me ne sono ricordata ed ho festeggiato, seppur con un piccolo pensiero, la nonna Franca:un piccolo segnalibro, che le tenga compagnia quando, nelle lunghe ore notturne della sua insonnia, legge pagine e pagine del romanzo del momento, cullata da romantiche avventure e dal ritmico russare del nonno Vittorio.
Non sarà certamente un dono degno di una regina, ma è stato fatto con tanto amore. Il mio.
Per quanto riguarda me, invece.....
Devo essere una mamma di poco conto, visto che un figlio di mia conoscenza mi ha completamente ignorato......
Meno male che ho un bravo marito!
Grazie, Massimo.
E so benissimo di essere in ritardo.
In enoooooorme ritardo.
Ma come si suol dire..
Meglio tardi che mai!
Motivo per cui la mia mamma, ne sono sicura, mi perdonerà ....
Anche perché io, a differenza di altri figli, me ne sono ricordata ed ho festeggiato, seppur con un piccolo pensiero, la nonna Franca:un piccolo segnalibro, che le tenga compagnia quando, nelle lunghe ore notturne della sua insonnia, legge pagine e pagine del romanzo del momento, cullata da romantiche avventure e dal ritmico russare del nonno Vittorio.
Non sarà certamente un dono degno di una regina, ma è stato fatto con tanto amore. Il mio.
Per quanto riguarda me, invece.....
Devo essere una mamma di poco conto, visto che un figlio di mia conoscenza mi ha completamente ignorato......
Meno male che ho un bravo marito!
Grazie, Massimo.
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domenica 24 maggio 2015
A Franca e Vittorio
I miei genitori.
Ho cercato un aggettivo da accompagnare al loro nome, ma non ne ho trovato alcuno.
Alcuno che rendesse, seppur in modo vago, l'idea che ho di loro.
Posso solo essere grata del fatto che siano i miei genitori.
Vi voglio bene...
Ho cercato un aggettivo da accompagnare al loro nome, ma non ne ho trovato alcuno.
Alcuno che rendesse, seppur in modo vago, l'idea che ho di loro.
Posso solo essere grata del fatto che siano i miei genitori.
Vi voglio bene...
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